domenica 16 febbraio 2014

NELLA NOTTE LA FANTASIA

Nella notte la fantasia si libra libera, su ali potenti, sotto  lo sguardo di un cielo amante che offre una luce magica e si specchia in un mare profondo, custode di  molti sguardi e sorrisi di anime complici.
Nelle sue profondità riemergono i pensieri che si incollano e rivivono in menti di chi s’affida al dolce sonno.
Lì, virano e atterrano su soffici candori, su virginei territori, ove il chiarore della luna si adagia e culla il giusto ristoro, donando pie illusioni, rivangando sentieri percorsi.
Nella notte, il rumore placido di onde chete, il risucchio continuo rilassa, cancella le orme del giorno ed il vissuto comune.
L’illusione di realtà, l’illusione di celesti cieli, l’illusione di giorni eterni, profumano intorno, stordiscono e assuefanno, in un volo continuo.
Scontrarsi nel sogno è il richiamo che l’inconscio segnala che un quadro dipinto di beltà naturali, è destinato a rompersi.
L’effimero è in agguato, l’eterno non è scontato, l’epilogo è uno stato prima o poi per ognuno.
Mi lascio cullare, avvincere dalla fantasia, cibare da immagini che mi infondono serenità, lascio al dopo, al poi, presto o tardi, l’atterraggio, il planare tenero o lo sfracellarsi al suolo, bevo lo sfondo che profuma di pulito, di un oggi conquistato e amato.
Alla fantasia, ai sogni, al dolce affidarsi, al mai dopo, all'oggi, ad adesso …
A ciascuno la sua notte! 

Rita Vieni



 Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.


Foto web

VIVENDO

Mentre sto vivendo, segmenti di attimo si congiungono, si inseguono, nella corsa  che si rigenera dalla fine e mi immergo e produco abbandonando l’inerzia.
Adesso, uno sguardo al  futuro che  sorride in attesa di me!

Rita Vieni





PANCHINE

E mi ritrovo seduta in questa panchina a condividere silenzi nel vuoto che mi abbraccia.
Strano ascoltarne l’alito, sentirne il peso  e vedere l’impronta della mano sulla spalla.
Fisso l’oltre e nel manto variopinto di bruciata natura, la caducità è là che mi aspetta.

Rita Vieni


Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.



Ricordi di un vicolo stanco

   Uno strano ingordo silenzio, vedo passarmi accanto. Esso beve dalla mia acqua e si disseta al freddo di un dicembre placido perché non...