sabato 13 maggio 2017

Ecco maggio

Il mattino è già qui con la sua luce suadente, si allarga, si espande, la voce melliflua scende argentina sino a toccare corde inespresse e nascoste.
La luminosità mostra i dintorni, gli occhi denudano contorni accesi sbiaditi agli anni, la cacofonia silente ferma ad osservare il giorno innanzi.
L'assonanza risalta ogni verso emesso, consonanze allegre cantilenanti precedono l'antitesi, nulla tace alla logica naturale di una natura che in maggio mostra l'essenza di sè e culmina nella metonimia di un verde screziato dal giallo intenso dentro la fertilità genuina amante e compiacente.
Ecco la piena consapevolezza di una logicità senza limiti, tutto è non è, appartiene e non possiede, tutto è di una precisione infallibile, chiaramente rispettando limiti e regole.

E così è e sarà sino a toccare il buio.

Rita Vieni


Ricordi di un vicolo stanco

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