Il
mattino è già qui con la sua luce suadente, si allarga, si espande,
la voce melliflua scende argentina sino a toccare corde inespresse e
nascoste.
La
luminosità mostra i dintorni, gli occhi denudano contorni accesi
sbiaditi agli anni, la cacofonia silente ferma ad osservare il giorno
innanzi.
L'assonanza
risalta ogni verso emesso, consonanze allegre cantilenanti precedono l'antitesi, nulla tace alla logica naturale di una natura
che in maggio mostra l'essenza di sè e culmina nella metonimia di un
verde screziato dal giallo intenso dentro la fertilità genuina
amante e compiacente.
Ecco
la piena consapevolezza di una logicità senza limiti, tutto è non
è, appartiene e non possiede, tutto è di una precisione
infallibile, chiaramente rispettando limiti e regole.
E
così è e sarà sino a toccare il buio.
Rita Vieni