Guardo in linea con il tramonto e lì mi perdo nell’assenza di limiti, tra sereni mormorii di un azzurro dormiente cullato da onde sapienti.
E aspetto il cielo sgombrarsi dalle ultime tracce di buio scuro.
Aspetto un'alba splendente.
Mi nutro
dell’infinita gioia vitale, del battito del vento, dei ruggiti d'un mar
contento, di una sabbia calda che scorre tra le dita portandosi via la fatica.
Fagocito granelli infinitesimali di gioia che illuminano un
corpo teso e piegato, al corso impietoso ma impetuoso nel darsi e accoppiarsi
con me, organica sostanza che si inzuppa d’amore e di vita.
Aspetto la mia onda, aspetto il defluire dell’acqua, aspetto
qui mentre osservo e sorrido.
Rita Vieni