Gli orrori di errori umani, impressi in occhi stanchi di
vedere.
La preghiera di chi spettatore assorbe lasciti d’umana crudeltà, inerme all’urlo d’angoscia e
dolore.
Squarciano lunghi silenzi le parole, smuovono un sentire comune, pulsano
nella rabbia dipinta di rosso, nell’atrocità di vite infrante dai gemiti trasportati dal vento, ancora udire
quei lamenti!
Il ricordo che non marcirà all’incuria del tempo, sale su
rotte frastagliate, mentre l’umanità dolente
s’asciuga stille di essiccato pianto, traccia il cammino per ogni battito che
s’avvicina alla verità.
Il sangue rosso di innocenti sparso al suolo macchiandolo, illumina giorni che si aggiungono ai giorni e chi porge l’orecchio
al grido di pietà e orrore, vede un calpestato di ciottoli insanguinati eterni che coprono onte indelebili.
Le parole di
commiserazione si accumulano nella
purezza dei cuori che hanno raccolto atroci sentenze, atroci infamie.
Perché la violenza, la morte, la vendetta di ieri, di oggi,
di un domani che speranza e pace portatore , ripone ogni giusto che respira
sotto questo cielo.
Rita Vieni