Strizzo gli occhi al tono leggero di un mattino luminoso e
la voce lucente si affaccia dalla finestra chiusa.
Piccoli
spiragli lasciano oltrepassare il tocco sapiente e gaio di questo aprile capriccioso, con calma assaporo il tutto e intanto le pupille gustano l'attimo in contemporanea con l'abbraccio alla vita.
Mi alzo e prendo il non vecchio candore di una primavera giovane, acerba, in un
circolo che tiene per mano, odori, profumi, colori e luce intanto che ogni cosa si posiziona nel perenne già vissuto e ancora da vivere.
Buongiorno aprile!