Un'altra
giornata ad attendermi stamani, fuori l'aria è meravigliosa, l’odore d’erba mi
scuote, i raggi mi sospingono e una voce incalzante mi chiama a ricevere la
solita carezza della luce sulla pelle, i soliti raggi caldi e teneri.
Prendo
il mio giorno per mano, avviandomi per i miei vicoli, alla ricerca di voci e
sentire, alla ricerca di me tra il passato presente nei riflessi e nei ricordi,
presente nel passato trascorso segnato tra le crepe di muri invasi dal verde
secco e dagli infissi percossi dalle intemperie.
Ma
la gioia permane, al tatto sento l’odore dei sorrisi, le voci di bimbi, i
colori sgargianti di vesti dal profumo di sapone, di pulito ingenuo e dal
candore di chi ha molte pretese dal futuro.
Ma
adesso scuoto i pensieri, chiudo gli occhi alla marea d’emozioni, ritorno al
dolce tepore di mura che m’abbracciano e ripongo all’asciutto di virtuale
inchiostro i sensi smossi.
Adesso
è tempo d’agire, è tempo del presente, è tempo di scrivere la pagine odierna
transitiva definita al singolare d’un io riflessivo quasi solitario.
Rita
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