Rita Vieni
mercoledì 17 dicembre 2025
Un pensiero
Tra se e ma si muove fra ostacoli e tentacoli.
Un pensiero è tale se lo si conduce tra interiezioni anche non esposto ai dintorni!
Rita Vieni
Natale
Il suono di un dicembre in festa accompagna
la mia voce canterina.
I suoni, i colori, i sorrisi splendono nel verde collinare.
Amo il Natale!
giovedì 4 dicembre 2025
Il giorno ormai è sera.
Protagonista una pioggia sottile e fine che ha sparso e cosparso la vegetazione di allegria e freschezza.
Il territorio appare irrorato e non inquieto, limpido e tranquillo nel suo lent incamminarsi verso il buio.
L'urlo silente delle alte cime ombreggiate ed orgogliose si leva maestoso sulla superba collina che fu vanto di stemmi nobiliari e di uomini illustri.
L'edera verde e fulgida ora si arrampica ed adagia su una prosopopea annerita dai tempi e scolorita dalle intemperie.
Qual cielo splendente e accecante nella profondità della notte, qual litanie sussurrate da cani, gatti e gufi che si specchiavano riflettendosi in echi vigorosi e coraggiosi!
In questo dicembre piovoso ascolto le sue braccia fredde stringere le pupille ed attraversare, baldanzoso e fiero, sentieri non cupi, passaggi verdi con alberi gracili ed incolti, pietruzze trasportate dall'incuria e con uno splendido panorama che si lancia benevolmente contro.
Attendo il futuro in questo eremo solitario, attendo la luce con la gioia e la serenità che mi ispira dicembre.
Attendo speranzosa i miei domani!
Ricordi di un vicolo stanco
Uno strano ingordo silenzio, vedo
passarmi accanto.
Esso beve dalla mia acqua e si disseta al freddo di un
dicembre placido perché non inquieto.
Lungo il vicolo disseminato d’orme e ombre, si avvia.
Questo è l'incipit di un pensiero oramai frequente alla vista
e in odore e in sapore di luoghi
cari cozzanti alla memoria che di eternità e in beltà tengono e incoraggiano memorie.
Fermo il respiro adagiato sul grigio manto: l’assolo è
melodioso in un canto non tedioso!
Indosso ciò che resta e percorro il passo,
spolvero la polvere senza incanto.
Vecchie mura, fredde pietre, muti sassi gettati
alla deriva di un principio che ne decretò la fine.
Niente ormai, solo silenzi senza impronte al silenzio ovattato
chiuso al buio inargentato.
Al cuore si rincorrono le voci, agli occhi si manifestano gli
echi e al tatto si attraversano le stanze e, senza indugio e senza fretta,
eccomi dentro il vivo della memoria: pallori e vecchie giunture, pelle diafana
e occhi azzurri e bianco e canuto il capo, vivi e belli gli occhi del cielo.
Poche memorie, poche visioni, il film è un replay di una
pellicola consunta.
Rita Vieni
Freddo mattino di dicembre
martedì 25 novembre 2025
LA VITA E' UN URLO
Vivere , guardare, ascoltare, esprimersi e dialogare.
Lasciare l’impronta di sé.
Rita Vieni
'A NATURA A MIRTU (con traduzione in italiano)
La natura si 'ddiverti, si trova ‘nto so quannu àvi modu mi si sfoga.
Mostra culura 'n posa, comu ‘nte quadri pittati di li pittura chi gilusi di tali miravigghi, nun putennuli acchiappari e teniri pi sempri davanti a l' occhi, ci fannu fotografii chi pennelli.
Lu celu è ‘nu spittaculu, quannu stenni tutta ‘na cutra niura cu li stiddi arraccamati, ‘nta notti china di ciauru.
Lu mari, un vistituzzu di villutu blu chi 'rrobba lu culuri o’ celu di nu jornu sirinu.
Chi diri di lu ventu chi mafiusu sferra ‘a so forza pi lu munnu, ciatannuci ‘nfacci o’ suli chi c’ ‘a so vampa abbrucia la terra e ni faci purvulazzu.
Duna lu megghiu di sé, puri ‘nte jurnati di ‘sta staciuni, d’ ‘a me Sicilia, ‘nto paiseddu di cullina, Mirtu, ‘nu ‘rappiceddu di casittti 'rricugghiuti unni l’aria è pulita, lu prugressu si firmò, l’anticu àvi lu sapuri di sanu.
Di lu so postu di vardia, lu paisi pari chi voli 'cchiappari lu celu e chistu, o pi pietà o troppu amuri, pari chi ci jietta li vrazza, manna vasci li negghi, ci offrunu ‘nu giru turisticu a li abitanti comu supra ‘nu tappitu vulanti.
Casi oramai mucchi di petra sduruppati, lassati a la manu di lu tempu, abbrazzati di l’edira chi pari li voli risparmiari di lu friddu, lu virdi di l’erba è vivu, ciauria e canta o’ sonu d’ ‘u ventu.
Cca a Mirtu, ‘nta negghia chi spissu faci cumpagnia, ‘nta ‘n’ umidità chi trasi ‘nta l’ ossa, sutta scrusci d’acqua viulenti e non, ‘nta dda picca di nivi chi si 'affaccia ogni tantu pi ni salutari, la natura si pripara a ripusari, ‘nsemi e facciati vecchi d’ ‘i casi, sutta a l’arburi chi sbadigghiunu e cummogghiunu la terra cu li fogghi comu cuperti, finu a la prossima staciuni; ma ora, silenziu…
‘A solitudini e ‘a paci chi rispiranu a Mirtu mi fannu alluntanari ‘n punta di pedi pi non disturbari!
Rita Vieni
LA NATURA A MIRTO
La natura si esprime con la poesia dei suoi colori, con lo spettacolo delle stelle nel nero cielo notturno, con il velluto blu del mare, con la forza del vento, con l’energia del sole, con il respiro degli alberi.
Anche con la pioggia, con la forza scatenante degli elementi distruttivi, con una giornata sgombra da nuvole, in un giorno di questa attuale stagione della mia bella Sicilia, un piccolissimo paesino collinare,
La natura si esprime, a Mirto, attraverso i visi delle case, il portamento degli alberi, la solitudine e pace di alcuni luoghi.
A Mirto la natura domina, malgrado la pioggia, il vento, la pochissima neve, mantiene l’aspetto d’un vecchio articolo sempre alla moda.
Rita Vieni

venerdì 21 novembre 2025
Un silenzio chiassoso
giovedì 20 novembre 2025
Buongiorno collina e buongiorno novembre
Buongiorno collina e buongiorno novembre.
Un leggero e lento refolo gentile filtra nei tendaggi della stanza e un allegro saluto mattutino, del gallo di turno, giunge non ovattato ai miei sensi desti e già vigili.
I rumori urbani si apprestano alle loro consuetudini ed io, pigra ed indolente, rimando azioni e parole e sorrisi, crogiolandomi nel tepore di coperte avvolgenti.
Chiudo gli occhi ed ascolto l'eco che si aggira e circonda i cinguettii vivaci di ali alate, di pennuti svolazzanti nei tetti rossi e immagino uno stormo lungo e veloce in un azzurro sgombro da tempeste.
Annuso fiori profumati e colorati, tocco i petali bagnati dalla rugiada e stendo lo sguardo verso
rami verdi e spogli rami che attendono le gemme in primavera.
Nel mio silenzio intono un monologo lungo e vivace, intono morfemi acuti e note brevi non aspre e pacate.
Giro il capo e dalla stanza solitaria mi avvio per incontrare il nuovo giorno.
martedì 18 novembre 2025
BUONANOTTE
Siedo e converso muta con la massa scura che sovrasta i pensieri.
L'azione pensa già al giorno che verrà mentre il corpo immobile non risponde perché stanco s'appresta al meritato riposo.
B U O N A N O T T E dal buio d'adesso, alla luce del sogno sino al viso dell'aurora.
Rita Vieni
L'ARCOBALENO
DECISIONI
Foto web
martedì 11 novembre 2025
Spiragli
Buongiorno al mio giorno
Un pensiero
Un pensiero è un colloquio tra sé e una ragione fuori di sé! Tra se e ma si muove fra ostacoli e tentacoli. Un pensiero è tale se lo si co...
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Gli orrori di errori umani, impressi in occhi stanchi di vedere. La preghiera di chi spettatore assorbe lasciti d’umana crudeltà, iner...
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Sotto il manto di cielo ammantata e sconfitta, l’anima paga piagata e percossa. Sotto il cielo scuro di rabbia, l’anima grida al verso de...
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Sotto le tegole rosse abbellite sotto il tetto che gorgoglia mite sotto il non solitario nido, odo nitida pioggia argentina. Cad...