Non esiste
il silenzio, parole mute scorrono dentro un sentimento mai sedato,
dentro un cuore appagato, dentro pareti assenti in un tetto ove il
cielo è la quiete che rasserena.
Dimoro a
lungo nel breve intervallo che separa il presente dal passato, dimoro
brevemente in luoghi ove il respiro si bagna di libertà e gioia, si
ubriaca del leggero alito caldo, del leggero battito di ciglia al
tocco tenero di un raggio vagabondo in un dì
magnifico.
Leggera,
senza legami a frenare il volo, spazio su per il mondo, in una fetta
di terra senza fondo.
Non cado,
non cammino, non atterro, contemplo l’animo rinvigorito dal lungo
cammino.
Ah quanto
respiro e quanti rumori ho assorbito!
Ah
quante voci ho inghiottito, quante mani ho udito, sapienti nella
giustizia di un vivere giusto!
Raccolgo
nel cesto dei ricordi ogni memoria memore di colori, ora
monocromatici, ora orfani, li ripiego, li custodisco in bauli
arrugginiti dal tempo che impietoso vaga senza sosta.
Sosto e
bevo, sosto e mi sazio ancora affamata di sguardi nella
consapevolezza di un ciclo eterno che non lascia scampo.
Il collo
ruota verso le ombre in attesa delle tante luci ad illuminare orme
soffiate da sguardi vitali pronti a costruire nuove emozioni.
Aspetto il
sole a dimorare dentro il buio!
Aspetto la
speranza di tanti domani qui nel luogo che accoglie battiti che
calpesteranno vecchie illusioni.
Rita Vieni
Nessun commento:
Posta un commento