domenica 14 maggio 2017

Io madre

Mi cerco tra queste mura, tra strade solitarie riecheggianti l’assoluto niente, nel verde ondeggiante carico di effluvi di rose e gelsomini.
Tra le fronde gremite di verdi ciliegie, un nido pigola, una madre circonda in ali d’amore, per amore sazia in vermi scalcianti.
Noi madri invochiamo, preghiamo e genuflesse al cinico comando che d’eterno cinge e detta, ci disperiamo: tiranno usurpa in chi mai distogliere vorrebbe, occhi, cuore e mani!
Io madre, qui raccolgo memorie, sorrido al nido che mi nutrì, alle mani che d’amorevole carezze mi fasciarono e lasciarono per volare e costruire.
Io madre, qui costruisco in abbandono senza elemosinare, affetto sguardi carezze.
Io madre amo mia madre!
Amo come madre!
Come madre attendo il finire dei miei giorni, in consapevole imperituro testimone guardo al mio futuro che nato dal mio grembo, diverrà madre.
E a mia madre, dal sorriso dipinto in colori d’arcobaleno, dedico gli istanti eterni baciando colei che mi condusse alla luce del mondo!


Rita Vieni





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