Il mondo è dei tanti che chiedono ma nulla danno in cambio.
Povere anime vuote, occhi spenti in corpi privi di armonia.
Dare e non chiedere, dare e condividere, dare e gioire, dare
con la consapevolezza di pari opportunità.
Spezzare e somministrare nella giusta analisi di un
quotidiano incentrato sulla bontà e non sull’egoismo.
Chi crea e spazia su terreni sociali, innesca la catena
della bontà, destinata ad espandersi e a non chiudersi.
Il bene spartito volontariamente senza scopo, anche una mano
tesa con un sorriso aiutano, come boomerang
ritornano indietro con il passare del tempo, in tempi dimenticati e
trascorsi.
Chi non usa
l’ipocrisia a scapito degli altri, chi non associa la cattiveria, certamente sa
vivere meglio e bene
di chi soffoca nel proprio veleno!
Rita vieni
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633,
Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.
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