Dopo una mattinata operosa siedo presso l'amato focolare.
Ascolto la fiamma rossa e tendo le mani ad accarezzare, senza avvicinarmi naturalmente, il calore in questo freddo pomeriggio.
Il pendolo scandisce solerti minuti, oscilla instancabile e si avvia ad accumulare ore ed ore per giungere infine alla conclusione di un giorno dicembrino.
Miro muta, miro attenta, miro e ripercorro giorni lontani ma vicini al tatto.
Rivedo il passato nel presente, abbraccio il paesaggio collinare intriso di storia e storie, sorrido alla fanciullezza.
La collina ora è più spoglia, assente di tante posture, di orme e di sguardi.
È una Sicilia ancor bella, ritratta con pennellate aranciate, gialle, con tonalità ingrigite e ingrandite con un terreno freddo e con un monocromatico poggiato nel cuore di chi solitario non sente più il sole.
È una Sicilia di tradizione la mia, ritta, ferma, calda che ama i valori e che li tramanda a nuove leve.
Presto arriverà il Natale e lo auguro a tutti pieno di rispetto amore e pace!
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