Il pomeriggio di ottobre si specchia riflettendosi in una collina che culla i desideri.
Essi si rimirano in un autunno imberbe immerso nella natura circostante di una terra prodiga di echi.
Le pupille ricordano gli usci e i volti, ricordano le parole di coloro che hanno percorso i colori e le tracce e tradizioni secolari.
Io vago tra le viuzze solitarie abbandonate dai verbi e, tra il verde e l'incuria, frugo in cerca di nuove avventure.
Il pomeriggio di ottobre si anima in attesa della mia sera.
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