sabato 23 dicembre 2023

Profumo natalizio

 E' sera e in questo preciso istante rievoco un passato fugace non scolorito dal tempo ma rinverdito dal profumo natalizio che si sprigiona da questa seduta.

QQuanta dolce arrendevolezza alle membra!

Percepisco un languore che precipita sugli arti e rilassa la mente che, si affida a quella sera di fine dicembre (ormai lontana al tocco) e, ripensandoci bene guardando intorno, mi ritrovo seduta nel medesimo posto con postura e sentimenti gemelli ad osservare un buio  illuminato da sfere intermittenti.

Le luci natalizie si stagliavano placide sotto il manto oscuro, il freddo ghiacciava solidificandosi lungo i bordi di una strada poco battuta e le magre voci intorno tagliavano la realtà incurvandosi dentro una collina ormai preda di varie illusioni, di situazioni inclementi, di emozioni latenti, di sentimenti in vetta a generosità prive d'egoismo e i sorrisi, i sorrisi, sgorgati dal cuore parlavano d'amore.

La mia condizione umana mi sollecita a ripercorrere strade consumate per parlarmi di vita spesa e per ammonire da negatività e suggerirmi modi e tempi per non alterare un'armonia che scorre invisibile lungo arti agili e ancora ilari.

Ricordo gli occhi bere da un’assente luce e ascoltare l'aria soave e fragrante e come i canti di Natale, reiterati lungo gli anni della mia crescita.

Essi si catapultavano in mente, saltando e danzando lungo sentieri privi d'erba.

Ancora oggi si arrendono, senza affanno in questo dì d’affanni, di malinconia, di nostalgia.

Ahi, così lontani gli anni ora che li scopro ancora caldi e fumanti, così remota ma viva questa emozione che culmina in un candore senza colpe, così  nitida questa bellezza natalizia!

Non riesco a spiegare ciò che provo, sento un alito di forza stendersi ai miei piedi e correre senza tregua!

Sì al presente e sì al passato presente che come banchetto si offriva ed offre all'ospite partecipando, con  cuore puro, alla magia che la nascita di Gesù sparge in grazia su tutte le genti di buona volontà.

Io amavo ed amo, io vivevo e vivo, allora come adesso l'avvento, la dolcezza percepita e alimentata nel cuore di una bimba ora donna, ora madre che guarda con speranza, con gioia e con umiltà quella cometa che indicherà la via per giungere presso dimore ove dimora la pace nelle mani e la parola nella bocca che grida gioiosamente grazie al Redentore.

 

Rita Vieni




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