domenica 26 febbraio 2017

L'inattivo quieto istante

L'inattivo quieto istante si riflette dentro un circolo che odora di perifrasi.
L'inattiva emozione si staglia senza colore in un breve spazio inodore.
L'inattivo quieto istante in un attimo, scuote la testa, avviandosi al consueto non prevedibile.
Tutto non tace, il silenzio zoppica faticando a mantenere postura e  l'eco, l'urbano cacofonico, si dimena per fuoriuscire dai limiti e condizioni.
La reiterazione della consueta programmazione mattutina sorride, scalzata fuori dai fuoriprogramma benvenuti.
Ed ecco che il rumore obsoleto di pneumatici in corsa diviene sinestesia e il rintocco dei din don rintronando nel cielo azzurrino  annuvolato dalla notturna pioggia nella collina verde dal palpito rugoso, trasformano il tutto confezionando un dono gradito e bramato.
L'inattivo oggi è attivo in questo presente di luce opaca, di pioggia posata e asciugata, di freddo dentro un tepore magnifico.
In questo oggi, tutto induce ad abbandonare la consueta reticenza e apostrofare il giorno con l'esclamazione piena di giubilo; "Eccomi al nuovo dì, eccomi dentro la vita che chiama oscurando imperfezioni e negazioni"!
Ad ogni passo fermo, ad ogni respiro non consunto, ad ogni carezza calma e piena d'amore e ad ogni mia certezza  nel bicchiere quasi pieno nel vuoto che separa il traguardo, dedico pensieri, verbi e tenerezze.

Rita Vieni



Ricordi di un vicolo stanco

   Uno strano ingordo silenzio, vedo passarmi accanto. Esso beve dalla mia acqua e si disseta al freddo di un dicembre placido perché non...