Adesso il silenzio è calmo, tranquillo, sussurra del momento fuggevole della luce al buio, narra della storia tra
il lupo e il falco, amanti divisi eternamente e anelanti al contatto
fisico.
La luce fugge al buio, pian piano e scende a coprire,
ansie, anime, volti, cuori, respiri in transito.
Qui io osservo il mio cielo che non conserva tracce del tempo
appena andato, del mattino benevolo e delle voci a
proferire al passaggio.
Qui, osservo voci silenziose parlarmi alla mente, ricordi
di dì grati e cari.
Qui intorno tutto tace, i rumori urbani immobili, il mare in
lontananza disteso e tiepido, la sabbia senza impronte e l’aria al dolce
profumo d’onde.
Qui su questa collina guardo la mia terra, guardo i miei
fiori, guardo i miei simboli, guardo a me a ciò che mi è caro.
Tra poco mi arrenderò ai profumi d’erba che vagano mai
stanchi, agli odori dei fiori nella scura notte e tra le spire del buio
mi avvolgerò…
Mi perderò nella contemplazione del blu dipinto di blu, cercherò
il domani con la consapevolezza del dubbio insinuato nell’animo, osserverò
quante stelle, quante pietruzze graziose a banchettare sui pensieri umani …
E mi
stordirò di tristi pensieri.
Qui adesso la realtà è desta, si accorge che le mie mura non hanno sbarre, non
limitano che l’aria ha il sapore di una stanza invasa dalle rose e mi allontano
dalle spine e respiro…
Respiro…
Respiro…
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