La vita s’insegue nell’alternarsi di scale in salita e in
discesa, tra spazi di evasione e regole.
Nei ricordi, tutto è rallentato, fermato a tempi in bianco e
nero, forse più attivi o forse sepolti ma da non riesumare.
Ed ora!
Ritrovarsi con un pezzo di carta e la voglia, tanta, di
scrivere.
Cosa e di chi?
In questo odierno, se il vivere ha perso l’accento e il
ritmo si affanna su per i gradini, scrivere è ricordare tempi lieti e volti
amati; viceversa se il vivere ha sempre lo stesso smalto o il
permanente, scrivere è ringraziare per i doni in dote.
In versi, in metrica o senza, la musicalità di un sempre
costante o alterno, ma vivo!
Dare voce ai silenzi, questo necessita, nelle urla di gioia o nei pianti di dolore, nella
tristezza più oscura o nella felicità relativa: essi si accompagnano ad un’anima che vibra all’intermittenza di luce e buio!
Rita Vieni
Nessun commento:
Posta un commento