mercoledì 6 agosto 2014

A PIEDI NUDI

Respiro al giorno, osservo il mio alito, conto i dì andati e accarezzo il futuro.
Vivo lieta nella dimensione astratta e infiocchettata.
Ai doni, alle rinunce, alla scoperta del poi mi accodo.
Però ho timore dell'aria inquinata, ho timore della cascata contaminata, ho dubbi e paure agli incroci vitali!
Indugio su un fiore, il colore è inganno, l'odore mi abbaglia, l'occhio mi duole.
Proseguo lungo la strada ed intuisco che è delimitata dalle paure dei riflessi pensieri compagni di stanza  continui e celati alla mente e all'occhio.
Prendo per mano i miei cari in ferrea presa e a piedi nudi respiro e continuo il cammino.

Rita Vieni


IL SOGNO A GUARDIA


Agire, condurre, sperare, spronare, non indugiare, portarsi al livello reale e comunicare.
Definire accessi, limiti, divieti!
Tra il sogno e la vita coniugare il possibile e immaginare l’impossibile sporgersi da una finestra al mondo.
Dalla posizione vedo il possibile  tinto dai colori chiari e splendenti e sorridere con l’abito della festa
e il non possibile a monito, a guardia di giorni eterni  con nebbie e piogge ad attraversarlo, immobile e mai sfiorato.
Qui l’oltre è schermato e al sogno affidato.

Rita Vieni




Ricordi di un vicolo stanco

   Uno strano ingordo silenzio, vedo passarmi accanto. Esso beve dalla mia acqua e si disseta al freddo di un dicembre placido perché non...