Cammino in questo mio vissuto dove tutto appare uguale, piatto, rallentato, invecchiato.
Ricordo tempi diversi, vivi, ricordo un agire generoso e spontaneo.
Sì, ricordo tempi diversi e il
desiderio di fare mio quel tempo, la voglia di ricordare ogni episodio bello che
ha segnato un percorso e a scrivere nero su bianco, si scaglia ferocemente dentro di me.
La voglia non ancora appagata, maturata e amplificata di
libertà, le corse a perdifiato nell’arcobaleno che traccia
il mio cielo dove la fantasia non ha smesso di cantare, vibrano sulle note senza spartito.
Che favola!
Corro ancora
tra i prati verdi e rossi dell’infanzia, salto la corda e salgo sull’altalena a toccare i cirri del mio tetto.
Come sempre nel finale delle favole, la realtà spezza l'incanto.
E’ l’ora di riavvolgere vecchi film, di respirare in un
percorso con profumi e frutti di stagione, di mettere punti e resettare i
silenzi.
Rita Vieni